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Il Castello di Roncade: meraviglia della pianura veneta

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Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi
Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi
Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

Dietro le sue possenti mura merlate il Castello di Roncade non nasconde un castello, bensì una Villa veneta dell’inizio del 1500. Il castello si trova nel cuore della città di Roncade, immerso nella campagna in provincia di Treviso e non lontano da Venezia. A vederlo da fuori pare davvero un castello medievale con mura merlate, torri e fossato. Di fronte scorre placido il fiume di risorgiva Musestre, che un tempo doveva essere ben più grande e importante: non a caso la famiglia veneziana dei Giustinian, che diede alla Serenissima ben due dogi, scelse proprio questo luogo e questa posizione per far edificare la sua dimora di terraferma. Da qui si imbarcavano e attraccavano le barche che portano prodotti e materiale da e per la città lagunare. Nel 1508 si conclusero i lavori della villa Giustinian che è rimasta, nel panorama delle numerose Ville venete fatte costruire da potenti famiglie veneziane nell’entroterra, l’unica villa pre-palladiana cinta da mura.

Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

Spalleggiati da due torri, si entra in un magnifico giardino all’italiana, con alberi secolari, siepi e fioriture multicolori. A vegliare sul giardino spuntano ovunque statue di pietra del 1600: sono trenta e ritraggono i cosiddetti Schiavoni. Barchesse diventate cantine ed edifici di ricovero con annessa la cappella di famiglia racchiudono il parco su due lati. Sullo sfondo campeggia la Villa con doppia loggia e orologio con fasi lunari e oroscopo che batte ancora l’ora del 1500. Nell’ampissimo salone d’entrata con soffitto a travi in larice del Cadore ancora originali ci si sente proprio come in una grande piazza. Saranno forse i busti alle pareti e i dipinti dedicati a Venezia a proiettarmi indietro nel tempo nella città lagunare. Fuori dal castello lascio la quotidianità con i suoi ritmi, a volte poco umani, e respiro bellezza. Le meraviglie si incontrano davvero dove e quando meno ce le si aspetta!

Ospitalità di charme con cantina
Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

Il barone Bassetti © Nicoletta De Rossi

Il cortile ordinato richiama alla memoria l’aia dei tempi passati. A ricordarmi che le Ville venete erano originariamente luoghi di produzione c’è anche un brolo verdissimo, con filari di gelsi e vigna, e le vecchie cantine che custodiscono antiche botti in legno.

A raccontarmi la storia di questa meraviglia della campagna veneta si alternano gli attuali proprietari: il barone Vincenzo Ciani Bassetti con la baronessa Ilaria e il figlio Claudio, che si occupa oggi sia della produzione vinicola sia dell’ospitalità. Un paio di coppie tedesche hanno scelto la villa come loro quartiere per esplorare la vicina laguna e l’entroterra veneto. Sì, perché nella Villa, che in parte è stata convertita all’ospitalità, si riposa nell’assoluta quiete – in stanze regali che ricordano, e non soltanto per i loro nomi “Doge” o “Patriarca”, lo splendore della Serenissima. Dettagli e curiosità su questa Villa veneta, che fa parte anche del circuito Ville Venete™, si scoprono anche durante le visite guidate, con degustazione, che si tengono durante tutto l’anno.

Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

Castello di Roncade © Nicoletta De Rossi

È Claudio Ciani Bassetti a spiegarmi che i suoi avi, di origine trentina, all’inizio del ‘900 scelsero il Castello di Roncade come luogo dove svolgere la loro attività agricola e in particolare vitivinicola. Una tradizione che continua tutt’oggi: con oltre 110 ettari di vigneti e una produzione di vini bianchi e rossi di qualità – tra cui anche etichette premiate in concorsi internazionali – il Castello di Roncade esporta la propria produzione in tutto il mondo, in particolare in Germania.

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giornalista professionista vive e opera in Germania dal 2000, dove è responsabile della redazione della rivista di turismo online “www.sonoitalia.de” in lingua tedesca. Nel 2018 sono uscite le sue due ultime guide turistiche, in tedesco, per la casa editrice ADAC, dedicate alla Sicilia e a Venezia. Ama viaggiare e leggere.

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